Negli ultimi tre anni abbiamo visto le numerose modalità con cui le donne hanno affrontato l’emergenza pandemica. Sono state evidenziate doti come: la flessibilità, la capacità di assumersi rischi, lo sguardo globale, l’interesse per il raggiungimento di tutti gli obiettivi, l’abilità di creare strategie innovative a medio e lungo termine.
Anche quest’anno abbiamo partecipato alla 4 Weeks 4 Inclusion, il più grande evento internazionale dedicato all’inclusione, con l’evento: “WOMEN 4 WOMEN: l’impronta delle donne nell’economia, nel lavoro e nella tecnologia” che si è svolto il 22 novembre e che ha affrontato tre pilastri importanti: l’economia, il lavoro e la tecnologia.
Il primo: l’economia
Con Francesca Vitelli di EnterprisinGirls e Maurizio Caradonna di Innovation Factory abbiamo parlato di impresa e start-up.
L’impronta speciale e distintiva delle donne si è sentita nelle diverse modalità con cui le imprese artigiane e le PMI femminili hanno organizzato i loro modelli e modalità operative. Questo ci ha fa riflettere sulla necessità della società di avere più imprese guidate da donne e favorire in ogni modo la crescita di start-up femminili, oggi presenti con una percentuale inferiore al 15%.
Abbiamo visto molti elementi importanti che servono nell’ambito delle #startup, ma perché quelle a maggioranza femminile sono nettamente inferiori rispetto a quelle maschili? Le ricerche dicono che le start-up con una guida femminile hanno più successo grazie alla capacità di valutare il mercato e i bisogni reali dei potenziali clienti.
Il secondo: il lavoro
Con Elena Sensi di GiGroup W4 e Sara Ruffa di Adecco abbiamo parlato di lavoro, anzi di nuovi lavori cui le donne dovrebbero accedere.
È importante sbloccare la situazione attuale che vede l’occupazione femminile in Italia ancora molta bassa, sotto il 50%, rispetto alla media Europea al 68%. Se questo divario venisse colmato avremmo dai cinque ai sette punti in più nel PIL italiano.
Un altro elemento su cui porre attenzione è la crescita ancora troppo lenta della presenza femminile nei settori STEAM, questo è dovuto da una barriera di consapevolezza delle donne stesse ma anche dalle famiglie e dalle scuole che, fanno crescere questa disparità. Oggi l’occupazione femminile è concentrata in 7 settori su 21! Quante opportunità in più di lavoro e crescita se superiamo gli stereotipi!
Il terzo: la tecnologia
Con Anna Verrini di STEAMiamoci, Eleonora Faina di Anitec-Assinform e Oriana Cok di Gruppo Pragma abbiamo parlato di tecnologia e di come l’informatica debba tornare ad essere una “cosa” per donne.
La storia dell’informatica vede le donne protagoniste già nell’800 ma successivamente questa disciplina assume sempre più un taglio prettamente maschile. Il problema che ci troviamo di fronte ora è riuscire a far partecipare le donne all’interno del mondo STEAM, delle nuove tecnologie nel loro insieme ed in particolare l’ICT. Oggi il digitale permea in ogni settore e attività produttiva!
L’obiettivo che dobbiamo porci è cercare di catturare l’attenzione delle giovani generazioni e cancellare la falsa narrativa che questo mondo alle ragazze non piace.
Durante la 4 Weeks 4 Inclusion abbiamo scelto di approfondire tre pilastri importanti su cui deve poggiarsi la crescita culturale e sociale del nostro Paese, verso un futuro diverso, più equo e sostenibile per tutti. Lo abbiamo fatto in diretta streaming il 22 novembre insieme a EnterprisinGirls, Innovation Factory, GiGroup, Adecco, Anitec-Assinform e STEAMiamoci.
Per rivedere l’evento Diretta “L’impronta delle donne nell’economia, nel lavoro e nella tecnologia”