2 persone si confrontano sulla azienda inclusiva

Le nostre 5 pratiche per un’azienda inclusiva

Siamo una PMI che opera nel settore delle tecnologie digitali con una forte presenza nel team di donne, perlopiù giovani. Alcune di loro sono mamme.

 

Oggi vogliamo soffermarci proprio su questa dimensione del nostro lavoro, consapevoli che la tutela della maternità, della genitorialità e della famiglia è un nervo scoperto per il nostro Paese. Siamo in forte crisi demografica, ma i servizi alla famiglia e per la tutela della gravidanza rimangono carenti.
E questo non è solo il frutto di scarsità di risorse economiche dedicate a questo investimento di enorme rilevanza sociale; è il riflesso di un gap culturale, oggi inaccettabile, che si riverbera in comportamenti quotidiani ad ogni livello, istituzionale e sociale.

Sosteniamo con convinzione ed entusiasmo Global Inclusion, perché pensiamo che oggi più che mai occorra un cambiamento di rotta, ogni giorno, ciascuno nel proprio contesto e con le proprie responsabilità. Come partner di Global Inclusion, abbiamo scelto di condividere alcune pratiche che Gruppo Pragma ha adottato negli anni, cresciute grazie al confronto con le persone che lavorano con noi.

Scegliamo di farlo perché sappiamo che le azioni di tutti e di ciascuno contano e che non ci potrà essere Rinascita Inclusiva senza iniziare a fare la differenza per le donne, lavoratrici e madri, troppo spesso penalizzate e talvolta costrette a vivere in solitudine e separatezza un periodo così speciale come la maternità e la genitorialità. Perché così facendo, pianteremo e rafforzeremo il seme del cambiamento, nella cultura delle organizzazioni e delle persone.

Ecco, quindi, le 5 pratiche che seguiamo da sempre in Gruppo Pragma:

1) Sostenere la persona, a 360 gradi: il periodo della gravidanza porta con sé alcuni scogli burocratici che la futura mamma non si aspetta, e che continuano dopo la nascita del bambino. Gruppo Pragma mette a disposizione della lavoratrice il sostegno burocratico amministrativo, sempre tempestivo e spesso anche oltre a quanto previsto, del suo ufficio amministrazione e dei suoi consulenti.

2) Creare dei ponti durante il congedo di maternità: l’assenza dal lavoro non significa per tutte voler tagliare i canali con il contesto lavorativo. Se la persona lo desidera, è sempre invitata alle attività extra lavorative, come convegni, cene o aperitivi, che possono aiutare a restare in contatto con il team e con la propria professione.

3) Rispettare i tempi: il momento di rientro della neomamma non è semplice. Porta con sé decisioni organizzative, sensazioni di rinuncia, a volte qualche senso di colpa. La scelta del rientro deve restare in mano alla famiglia e non essere frutto di pressioni da parte del datore di lavoro, in un’ottica di collaborazione con l’azienda per organizzare al meglio il ritorno della persona.

4) Garantire la flessibilità, reale e concordata: il ritorno al lavoro può essere proposto in modo graduale, anche su singole attività, per dare modo alla neomamma, di riprendere piano piano il ritmo di lavoro. Gruppo Pragma agevola da sempre lo smart working e la flessibilità di orario che possa essere di supporto all’organizzazione della famiglia, anche in emergenza.

5) Valorizzare lo sviluppo professionale: una nuova mamma è per prima cosa una nuova professionista. Crediamo che la maternità porti alla persona delle competenze inedite, e la scoperta di capacità e talenti che possono essere ben valorizzate in azienda. Gruppo Pragma pianifica, al ritorno della persona, momenti di focus per il suo sviluppo proponendole momenti di formazione dedicati e occasioni di networking.

Queste piccole azioni contribuiscono a creare un clima favorevole alla maternità e alla famiglia in azienda, che porta benefici sia alla futura mamma, che vive con serenità il momento in cui annuncia l’arrivo del bambino, sia all’azienda, che vive con gioia questo momento e affronta con tranquillità gli aspetti organizzativi, come redistribuzione di alcune attività, sostituzione per maternità, nuovi inserimenti.

Perché lo facciamo? Perché è giusto, è inclusivo, e perché funziona: siamo convinte che queste pratiche abbiano contribuito negli anni a portare produttività, fidelizzazione e innovazione alla nostra azienda. E perché se diciamo che un’azienda è fatta di persone, cerchiamo di viverci proprio così, ricercando ogni giorno soluzioni e un equilibrio che ci consenta di mettere insieme i diversi fattori, nel profondo reciproco rispetto.